Con il mese di febbraio che ha fatto segnare un calo delle precipitazione del 60% rispetto allo scorso anno, la caduta di neve e la pioggia intensa sono importanti per garantire la disponibilità di acqua nelle città ed evitare il rischio siccità nelle campagne. E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei Isac-Cnr rispetto al periodo di riferimento 1961-1990, nel sottolineare che è invece allarme per il brusco abbassamento delle temperature sotto lo zero che rischia di provocare gravi danni da gelo alle piante di mandorlo, pesco e albicocco che sono fiorite precocemente e quindi particolarmente vulnerabili al freddo.
'Con la caduta della pioggia', riferisce la Coldiretti, 'il livello idrometrico dei laghi Maggiore e di Garda è in risalita come pure quello del fiume Po a Pontelagoscuro mentre la situazione è più grave per gli invasi del meridione, secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti. L'inverno 2008 si  posiziona al quindicesimo posto tra i più caldi degli ultimi 200 anni ed ha favorito lo scioglimento della neve in montagna che è una importante riserva idrica che va ripristinata in una situazione in cui', sottolinea la Coldiretti, 'tutti i grandi laghi del nord si trovano al di sotto delle medie stagionali mentre nelle aree meridionali sono a 'secco' i grandi invasi con situazioni più gravi in Basilicata e Puglia. Secondo l'Anbi (Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni, e miglioramenti fondiari) gli invasi di riferimento sono a livelli minimi: il bacino di Occhito sul fiume Fortore trattiene 31,8 milioni di metri cubi (l'anno scorso, allo stesso periodo, erano 122,2); quello di Monte Cotugno sul fiume Sinni conserva 129,4 milioni di metri cubi (l'anno scorso erano 261,6); il lago Pertusillo segnala una disponibilità di 43,2 milioni di metri cubi (nel 2007 erano 67,8), secondo il monitoraggio al 31 gennaio. 'La neve rilasciando lentamente l'acqua è particolarmente efficace per alimentare le riserve idriche mentre la caduta della pioggia per essere utile deve avvenire', conclude la Coldiretti, 'in modo costante e duraturo nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni, poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento'.