Gli Stati europei, Italia compresa, sono impegnati nel programma “Countdown 2010” che si prefigge di arrestare la perdita di biodiversità nel nostro continente entro l’anno 2010. Il problema per la conservazione della biodiversità è la frammentazione degli habitat causata dallo sviluppo urbanistico e infrastrutturale. La costruzione di autostrade, strade e ferrovie distrugge gli ecosistemi, causa inquinamento e disturbo. Le strade costituiscono una causa non trascurabile di mortalità per molte specie di mammiferi, uccelli, anfibi e rettili. Dal punto di vista della sicurezza stradale, nel decennio 1995-2005 in Italia si sono registrate circa 150 vittime e qualche centinaio di feriti gravi, oltre a milioni di euro di materiale danneggiato ogni anno. Per far fronte a questo problema, nel 1996 è nata Iene - Infra-Eco-Network-Europe, la rete di collaborazione a livello europeo che si occupa dell’impatto delle infrastrutture di trasporto sugli ecosistemi. Comprende istituti, autorità ed esperti che studiano la frammentazione degli habitat causata da autostrade, ferrovie e canali navigabili e gli effetti che essa provoca sulla fauna selvatica. Iene è l’ambito dal quale è nato il progetto europeo COST 341 “Habitat fragmentation due to transportation infrastructure”, che a tutt’oggi rimane la massima espressione a livello tecnico-scientifico sul tema delle interazioni tra fauna selvatica e strade. La giornata di studio di giovedì 5 giugno vuole fare il punto sullo stato dell’arte in Italia sul tema “infrastrutture di trasporto/biodiversità”; illustrare alcuni casi-studio significativi realizzati in Italia e in Europa; presentare i risultati del recente Meeting Internazionale Iene svolto in Ungheria; rilanciare le attività della sezione italiana Iene. Sarà disponibile il volume “Infrastrutture di trasporto e biodiversità: lo stato dell’arte in Italia”.
Sede: Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi”, via Vecchia di Marina 6 - San Piero a Grado, Pisa (43° 40’ 49” N – 10° 20’ 46” E).