“Il negoziato procede, ma si intravedono solo rischi e non progressi per l’agricoltura europea e per la tenuta dell’occupazione”. E’ questo il giudizio di Confagricoltura sulla recente proposta di modalità per il negoziato multilaterale agricolo sul commercio, diffuso nei giorni scorsi in ambito Wto dal capo negoziatore di settore, l’ambasciatore Crawford Falconer. Rispetto alla situazione di luglio scorso la posizione negoziale europea non migliora. Anzi, si intravedono dei peggioramenti, mentre Bruxelles sembra propensa ad aperture ancora maggiori. Oltre al mancato “parallelismo” tra Paesi riguardo i sostegni all’export, permangono le preoccupazioni per il capitolo delle riduzioni delle tariffe doganali all’import – sino al 60% di riduzione - con picchi notevoli per settori cruciali dell’agroalimentare, oggi oggetto di squilibri e difficoltà di mercato che colpiscono negativamente i redditi dei produttori. A fronte di queste aperture di mercato, la proposta Falconer non garantisce alcun vantaggio per l’agricoltura europea. Ed anche il capitolo delle “indicazioni geografiche”, che dovrebbe prevedere regole per tutelare il sistema delle Dop e delle Igp europee su base multilaterale, ancora una volta non è affatto affrontato. “Monitoreremo l’evolversi della situazione – ha commentato il presidente di Confagricoltura Vecchioni – per verificare se vi sono le condizioni per entrare davvero nel vivo del negoziato. Ma sin d’ora deve essere chiaro che l’Europa non può accettare questa impostazione senza adeguate contropartite”.