Calo record nei consumi di pane con una riduzione in quantità del 7% mentre scendono sostanzialmente anche quelli di pasta di semola, che fanno registrare una diminuzione del 3,9% su base annua. E' quanto emerge da un'analisi Coldiretti in occasione dell’allarme sui rincari dei prezzi, sulla base degli acquisiti domestici degli italiani del panel Ismea Ac Nielsen. La riduzione dei consumi è certamente collegata al cambiamento degli stili di vita ma è stata anche accompagnata - precisa la Coldiretti - da un progressivo aumento dei prezzi che è variabile da città a città, a dimostrazione della bassa incidenza del costo del grano sul prodotto finale. Infatti - spiega la Coldiretti - mentre le quotazioni del grano sono fissate a livello internazionale, il prezzo del pane raddoppia da Napoli a Milano dove la pasta ha un costo superiore del 50% a quello medio rilevato a Palermo secondo l’Osservatorio prezzi del governo. Il prezzo della pasta mostra grande variabilità nelle diverse città con valori medi più elevati raggiunti a Milano (1,51 Euro/Kg), Roma (1,31 Euro/kg) e Bologna (1,26 Euro/kg) mentre livelli più contenuti si registrano a Palermo (1,01 Euro/kg) e Napoli (1,12 Euro/Kg). Una variabilità che - continua la Coldiretti  - riguarda anche il pane con prezzi medi record a Milano (3,55 Euro/kg) e Bologna (3,43 Euro/kg) mentre valori piu’ bassi si rilevano a Palermo (2,53 Euro/kg), Roma (2,24 Euro/Kg) e Napoli (1,89 Euro/Kg).