“Sono stati fatti passi in avanti su alcuni capitoli, ma rimangono percorsi in salita per la tutela della sistema vitivinicolo nazionale”. Al termine del negoziato sull’Ocm vino Confagricoltura traccia un primo bilancio. Positiva la riconferma del sistema di gestione del potenziale con i diritti di impianto fino alla fine del 2015 e la riduzione della superficie estirpabile. Opportuno l’ampliamento delle misure previste nel menù nazionale. “Ora - dice il presidente Federico Vecchioni - sarà possibile per i produttori investire nello sviluppo di nuovi prodotti e nell’ammodernamento della catena produttiva. Ci aspettiamo che giunga al più presto la decisione nazionale che eviti l’uso del vitigno in etichetta”. “Tuttavia - continua Vecchioni - un menù così ricco necessita di fondi adeguati. L’Italia ha ottenuto, grazie all’azione del ministro De Castro, un aumento dei fondi che potrebbero non essere sufficienti per un'efficace applicazione delle misure previste”. Per Confagricoltura la strategia finale che si delinea per il settore vitivinicolo sarà influenzata dalla capacità che ogni Stato membro riuscirà ad attivare e dalla opportuna gestione dei finanziamenti ottenuti.