Verificare sempre la data di scadenza, lasciare nei banconi i surgelati che presentano ghiaccio sulle confezioni, scegliere alimenti locali che non hanno subito lunghi trasporti, acquistare frutta e verdura di stagione, ridurre al minimo le intermediazioni andando ai mercati generali o direttamente dagli imprenditori agricoli e fare acquisti ridotti e ripetuti in attesa che la situazione torni alla normalità. Sono questi i consigli del vademecum elaborato dalla Coldiretti per fare acquisti di qualità al giusto prezzo senza cadere nelle trappole del mercato. Il mix esplosivo provocato dello sciopero dei Tir sta favorendo comportamenti speculativi con rincari anomali dei prezzi sui quali occorre intensificare l’attività di vigilanza. Sono scomparsi dai banchi di vendita della frutta e verdura i cartellini che devono riportare obbligatoriamente oltre al prezzo la provenienza, la varietà ed il livello di qualità per consentire ai consumatori di fare i necessari confronti che è l’unico strumento concreto di difesa. La mancanza delle etichette impedisce di fare scelte consapevoli e di capire quali prodotti sono di stagione nel nostro Paese e quale è quindi il momento migliore per acquistare le arance, i kiwi o le pere, che evidentemente non sono presenti in Italia dodici mesi all'anno. Cresce il rischio che senza saperlo i consumatori portino a casa a caro prezzo un prodotto di scarto di origine belga, olandese, spagnola, marocchina o turca. Serve un impegno supplementare da parte dei consumatori nelle scelte di acquisto soprattutto per i prodotti più deperibili come carne, formaggi freschi, frutta, verdura provenienti dall’estero o da lontano. Un problema che riguarda anche i surgelati di pesce per i quali è evidente il rischio di una interruzione della catena del freddo.