“Un cambiamento di rotta, se lo vogliamo davvero, deve essere verso un’agricoltura europea competitiva e in grado di reggere le sfide del mercato”. Ha commentato così il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni la comunicazione della Commissione europea sul “controllo dello stato di salute della Pac” diffusa oggi. “L’Esecutivo comunitario – ha proseguito Vecchioni – prefigura interventi incisivi, non ritocchi; in un’ottica redistribuiva dai risvolti negativi in quanto ad efficacia e possibili effetti sulle imprese: dall’idea di consentire agli Stati membri di optare per un sistema di pagamenti uniformi non più su base storica, all’intenzione di ridurre i pagamenti diretti più elevati oltre determinate soglie”. Una forma di “plafonamento progressivo” che va a colpire le aziende più efficienti ponendo dubbi sul fatto che questa porzione importante e vitale del sistema agricolo possa rimanere competitiva. Analogo effetto penalizzante rischia di avere l’aumento del prelievo di modulazione dal 5% al 13% entro il 2013. Molte imprese perderebbero risorse. “Come avremo anche modo di illustrare – ha concluso il Presidente Vecchioni – la health check della Pac deve tenere conto delle esigenze delle imprese vitali che sono al centro del sistema agricolo e agroalimentare europeo".