La produzione nazionale di olio di oliva è stimata in calo del 10% rispetto allo scorso anno su valori di poco superiori ai 5 milioni di quintali per effetto della siccità estiva anche se le condizioni climatiche antecedenti la raccolta sono state favorevoli ed hanno assicurato una ottima qualità. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la novità del 2007 è rappresentata dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 18 ottobre il decreto sull'obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate nell'olio vergine ed extravergine. Il decreto prevede che sulle confezioni di olio d'oliva vergine ed extravergine siano indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l'olio, entro 3 mesi dalla pubblicazione per consentire di etichettare in trasparenza il nuovo raccolto. Solo la scritta in etichetta “olio ottenuto da olive italiane” - sottolinea la Coldiretti - garantirà la provenienza nazionale dell'extravergine in commercio per impedire di “spacciare” come made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine. Con l’entrata in vigore de Decreto, se le olive sono state prodotte in più Paesi, questi andranno tutti indicati e per i trasgressori sono previste multe fino a 9.500 euro. In Italia si stima un consumo nazionale di 14 kg a persona con una preferenza per l'extravergine per il quale si registra un aumento degli acquisti dell’1,4% mentre i prezzi al dettaglio sono risultati stabili rispetto allo scorso anno (-0,5%) sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen relativi ai primi otto mesi del 2007. L'Italia - conclude la Coldiretti - è il secondo produttore europeo di olio di oliva.