“A ottobre, i prezzi al consumo dei generi alimentari hanno registrato un incremento del 3,4% rispetto ad ottobre2006, ma gli aumenti non dipendono solo dal recupero dei prezzi all’origine”. Così commenta Confagricoltura i dati dell’inflazione diffusi dall’Istat. I prezzi agricoli all’origine  - aggiunge Confagricoltura - dall’estate scorsa sono in ripresa dopo anni di stasi e di flessione dei mercati. Basti pensare che, a metà del 2007, l’indice dei prezzi del valore aggiunto agricolo era fermo ad un livello di 101,2, prendendo come base l’anno 2000 = 100. Non tutti i settori della produzione agricola sono interessati dalla ripresa delle quotazioni: la frutta fresca – settembre 2007 su settembre 2006, dati dell’indice Ismea – registra un aumento molto debole (1,7%) e addirittura una flessione su agosto 2007 (- 4,4%). Anche l’indice dei prezzi all’origine per l’olio di oliva ha registrato una flessione del 9% su settembre 2006, mente i suini segnano una flessione del 10%, sempre nello stesso periodo. In questi settori non si nota una dinamica più contenuta o diminuzioni nei segmenti a valle della produzione agricola: trasformazione e commercializzazione. Tipico è il caso della filiera suinicola, dove per novembre 2007 (stime Osservatorio prezzi Unioncamere) si attendono incrementi, su novembre 2006, del 5,4% per la carne fresca di suino; 12,7% per il prosciutto crudo; 8,6% per il prosciutto cotto e 5,4% per il salame di puro suino. Tutto il comparto dei prezzi praticati dalle industrie alimentari è in ascesa e a settembre 2007 si è registrato un aumento generale, sul 2006, del 6%, il 70% in più della media del complesso delle attività industriali.