Cinquanta aziende italiane tra le più rappresentative del panorama enologico nazionale da oggi sono a Chicago, prima tappa del Vinitaly US Tour 2007 (www.vinitaly.com). 500 gli operatori americani previsti ai workshop e alle degustazioni di oggi, altri 500 saranno a San Francisco il 24, mentre il 25 a Los Angeles oltre a buyer, operatori del settore horeca e giornalisti le degustazioni saranno aperte anche a un gruppo di 200 selezionati wine lover. Sempre a Chicago il 23 ottobre è prevista una speciale edizione dell’evento “I Giovani Leoni della Viticoltura – Le Leggende del Futuro”. Undici i giovani produttori a confronto, sotto la guida di Serena Sutcliff, master sommelier: 4 italiani, 3 francesi, 2 australiani, 1 argentino e 1 portoghese, con altrettanti vini. L’incontro dà l’occasione per parlare dei cambiamenti climatici e di come incideranno su produzione enologica e consumo di vino. A conclusione una cena di beneficenza per la raccolta di fondi a favore di Grapes for Humanity, organizzazione umanitaria per l’assistenza delle vittime delle mine antiuomo. Vinitaly US Tour è diventato un appuntamento irrinunciabile per i produttori vitivinicoli più orientati all’export. Il mercato americano non cessa di dare grandi soddisfazioni all’Italia, con una crescita dell’export a due cifre (1,54 milioni di ettolitri, pari al +10,5% per un valore di 739,4 milioni di dollari nei primi 8 mesi del 2007). Dopo il record del milione di dollari superato lo scorso anno, il nostro Paese si sta quindi avviando verso un nuovo primato, allungando il passo anche nei confronti dell’Australia, sua diretta inseguitrice. “Vinitaly US Tour – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – offre alle piccole e medie imprese enologiche italiane l’opportunità di tenere continuamente sotto controllo l’evoluzione del mercato americano e quindi di aggiornare le strategie di marketing. Solo così si può conservare e consolidare il nostro primato”.