“I prossimi mesi saranno fondamentali per la definizione della politica comunitaria per il vino e  la nostra tradizione enologica rischia di essere sacrificata fra le righe dell’articolato proposto da Bruxelles”. Lo ha rimarcato il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Salone del Vino, a Roma. “Oggi - ha detto - l’Europa è leader incontrastato per produzione, consumi, importazioni ed esportazioni di vino, ma la Commissione sta mettendo in dubbio quelle che sono state le strategie e ha deciso di cambiare approccio al mercato. Preferendo la politica dei Paesi del nuovo mondo, che valorizza il vitigno in etichetta, e che va benissimo per la loro storia produttiva e per la loro struttura, ma non per il nostro sistema”. Vecchioni ha ricordato che in questi ultimi anni si sta affermando una dicotomia fra i vini che puntano l'immagine sul vitigno e i vini che scelgono di valorizzare il territorio e la denominazione. Confagricoltura ha legato la sua politica vitivinicola alle produzioni con forti connotazioni territoriali. Ecco perché fra le molte iniziative organizzate al Salone del Vino Confagricoltura ha scelto di cominciare, venerdì 26 ottobre, con una degustazione guidata che ha l’intento di valorizzare il ruolo della denominazione sul vitigno.