Di fronte alle forti divisioni che interessano sia gli Stati membri che le Autorità comunitarie l'unica soluzione possibile è il rispetto del principio di precauzione per evitare di compiere scelte irreversibili che mettono a rischio salute e ambiente. E' quanto afferma la Coldiretti dopo che i capi veterinari dei 27 Stati membri al Comitato europeo per la catena alimentare e animale non sono riusciti a partorire né una decisione a favore né una contraria sul dossier comunitario relativo alla "superpatata" transgenica". Nel momento in cui cresce in tutta Europa l'opposizione agli Ogm in agricoltura serve mantenere - sostiene la Coldiretti - saldo il principio di precauzione. A spingere verso il divieto alla coltivazione della patata
transgenica c'è peraltro il fatto che l'Agenzia europea dei farmaci, l'Emea, aveva messo in guardia dai rischi sulla presenza di un gene di
resistenza agli antibiotici.