“Finalmente dopo anni di battaglie in piazza ed in Parlamento grazie alla mobilitazione della Coldiretti i cittadini potranno sapere da dove proviene l’olio che consumano tutti i giorni.“ E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente l’emanazione da parte del ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro del decreto sull’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate nell'olio vergine ed extravergine. Di fronte alla necessità di tutelare la salute e la trasparenza dell’informazione e per fermare le frodi, l’emanazione del decreto a prescindere dal parere della Commissione europea è un importante atto di responsabilità del ministro. L’annuncio è stato dato nel corso della manifestazione della Coldiretti con centinaia di agricoltori a piazza Navona, dove sono stati portati olivi e frantoio per offrire l’olio nuovo che sarà il primo ad essere imbottigliato con l’indicazione di origine obbligatoria in etichetta. L'obbligo di indicare la provenienza delle olive impiegate in etichetta previsto dal decreto è un contributo alla trasparenza per impedire di “spacciare” come made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, senza alcuna informazione per i consumatori. Un rischio reale se si considera che nei primi sei mesi del 2007 si è verificato un aumento record del 30% degli arrivi di olio di oliva estero proveniente da Spagna, Tunisia e Grecia, mentre la produzione nazionale è stimata in calo del 10% rispetto allo scorso anno su valori di poco superiori ai 5 milioni di quintali, secondo le stime della Coldiretti.