La produzione agrumicola ornamentale è la principale attività e fonte di reddito per la maggior parte dei vivai agrumicoli meridionali. Le aree di produzione più importanti sono localizzate in Sicilia, Toscana, Liguria, Puglia e Calabria. La domanda è in crescita sul mercato europeo, anche per l’allargamento della Comunità a Paesi dell’area orientale che ha creato nuove opportunità commerciali per i vivaisti. La produzione nazionale annua è di oltre due milioni di piante in vaso, commercializzata per tre quarti sul mercato europeo e per un quarto su quello interno e, la superficie vivaistica investita è di oltre 500 ettari. Le specie più coltivate sono, nell’ordine, il limone [Citrus limon (L) Burm. f.], il kumquat ovale [Fortunella margarita (Lour.) Swing.], il calamondino (C. madurensis Lour.) e il chinotto a foglia piccola (C. myrtifolia Raf.). L’arancio, il mandarino, il pompelmo, il bergamotto, il cedro, i limoni cedrati, le lime e la limetta romana, rivestono un ruolo produttivo minore. Per mantenere il primato commerciale europeo, i vivaisti italiani necessitano di nuovi genotipi da coltivare per differenziare l’offerta di mercato e competere efficacemente con la concorrenza estera. Con questa giornata di studio si vuole dare agli operatori del settore un aggiornamento sulle nuove acquisizioni e allo stesso tempo dibattere eventuali argomenti di interesse per questo settore. Nell’ambito del Programma di Sviluppo del Mezzogiorno-Ricerca e innovazione tecnologica delibere CIPE 17/2003 punto 1.1 e 83/2003 è stato possibile portare avanti il progetto sul florovivaismo “ Pro.Flo.Mer.”, finanziato dal Mipaaf, che comprende anche attività di ricerca finalizzate nel settore degli agrumi ornamentali che, in questa occasione, si rendono noti, i primi risultati ottenuti.