In Veneto gravi danni alla barbabietola da zucchero e al mais in piena fase di raccolta nel veneziano tra Portogruaro e Mestre e interruzione della raccolta di pere e mele nel padovano mentre sembrano al sicuro di vigneti del Trevigiano dove è ferma la vendemmia del vitigno autoctono tardivo Raboso. E’ il primo bilancio degli effetti dell’ondata di maltempo con violente piogge e allagamenti che stanno creando problemi a molte coltivazioni pregio. Dopo il maltempo dei giorni scorsi - informa la Coldiretti - è tornato a piovere e a nevicare sul Trentino-Alto Adige con la neve che sta scendendo sino ai 1.500 metri senza tuttavia causare problemi per le pregiate coltivazioni di mele altoatesine e trentine che raggiungono al massimo i 1000 metri di altitudine. Il forte abbassamento delle temperature non dovrebbe quindi influire sulla produzione che subirebbe un calo solo se le piante fossero colpite - come già avvenuto la scorsa settimana sulla sommità del colle di Tenna, sulle rive del lago di Caldonazzo, nella Vigolana e nel Levicense - da trombe d’aria, da piogge violente o dalla grandine. Il maltempo che imperversa su tutta la Sicilia ha causato i maggiori problemi all’agricoltura nel Palermitano e nel Catanese, anche se si hanno segnalazioni di aziende isolate nelle province centrali dell’Isola. Nelle campagne del capoluogo regionale vengono segnalate difficoltà di raccolta dell’uva e degli ortaggi tardo-estivi, con danni che riguardano anche la pesca settembrina di Castronovo in provincia di Palermo. Nel Catanese sono in allarme i produttori del prestigioso pistacchio di Bronte: se le piogge dovessero continuare vi sarebbero grossi problemi per la raccolta che da qualche giorno è entrata nel vivo.