Nell’incontro con il governo il presidente degli imprenditori agricoli chiede interventi strategici contro l’aumento dei prezzi e respinge le accuse ai produttori. “Servono interventi strategici, non ipotesi estemporanee. Nelle scelte politiche del Paese ci deve essere posto per l’agricoltura e gli agricoltori. Non solo a parole ma con fatti concreti e nell’interesse di tutti”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni nel corso degli incontri con i ministri De Castro e Bersani sui prezzi delle materie prime agricole. In primo luogo occorre un’analisi approfondita e tempestiva di quanto accade. “Le previsioni a lungo termine sono sempre difficili, ma non può mancare un’indicazione puntuale, ed ufficiale, sull’andamento dei prezzi all’origine e al consumo. Un’analisi più cauta avrebbe evitato conflittualità e allarmi”. Confagricoltura è dell’avviso che gli aumenti dei prezzi al consumo dipendano solo in parte dall’aumento di alcune materie prime agricole, ampiamente giustificato dai corsi internazionali del mercato. “Con questo, non intendiamo mettere nessuno sul banco degli imputati, tanto meno altri soggetti della filiera. Ma non possiamo sopportare che gli agricoltori siano accusati di far gravare sui consumatori rincari di cui non sono affatto responsabili”. “Non possiamo pensare di voler disattivare gli strumenti della Pac e poi reagire in maniera scomposta al primo squilibrio di mercato. Se vogliamo essere coerenti, tutti dovrebbero invitare Bruxelles a varare misure per favorire l’autoapprovvigionamento, contenere i prezzi per i consumatori, offrire ai produttori strumenti per competere sul mercato”.