"Il termine Grana non costituisce una denominazione generica". Confagricoltura accoglie con soddisfazione le motivazioni di ordine giuridico, economico, tecnico, storico, culturale e sociale, del Tribunale di primo grado del Lussemburgo che ha smentito l'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (UAMI) della Commissione Europea, in base ai Regolamenti (CE) del Consiglio 20 dicembre 1993, n. 40/94 e 14 luglio 1992, n. 2081.
"La notizia -sottolinea Confagricoltura- costituisce un ulteriore passo verso la tutela di uno dei prodotti agroalimentari italiani di punta, oggetto di continue imitazioni sul mercato europeo e mondiale. Il Grana Padano -ricorda Confagricoltura- ha vissuto un periodo di mercato altalenante, a partire dal 2004, quando ha raggiunto livelli di quotazioni minime, che hanno messo a dura prova la tenuta delle aziende. Oggi il mercato si sta riprendendo, attestandosi a 280.099 forme e su quotazioni tra i 6,25 Euro/Kg ed i 6,50 Euro/Kg, per 9 mesi di stagionatura, e tra i 6,80 e 7,10 Euro/kg per la stagionatura di 12 mesi".