Nella lotta alle falsificazioni e alle imitazioni con l’utilizzo improprio delle denominazioni occorre agire con rigore in Italia e all’estero per evitare il rischio di una banalizzazione dei nostri prodotti tipici, che al nostro paese costa 50 miliardi di euro all’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione della Corte di primo grado dell'Ue che ha annullato la registrazione del marchio 'Grana Biraghi' , concesso nel 2003 dall'Ufficio europeo dei marchi di Alicante (Spagna) all'azienda italiana omonima, accogliendo il ricorso presentato dal consorzio Grana Padano.
"La sentenza - sottolinea la Coldiretti - sancisce che la dizione “grana” non è generica e ne riserva quindi l’utilizzo in modo esclusivo ai formaggi che rispettano le norme contenute nel disciplinare di produzione del Grana Padano. Una scelta di trasparenza per evitare che i consumatori siano tratti in inganno. Si tratta peraltro - continua la Coldiretti - di un precedente importante anche in vista della sentenza della Corte di Giustizia Ue contro la Germania per l’utilizzo improprio del termine Parmesan per formaggi di imitazione del Parmigiano Reggiano".