L'attività di controllo va rafforzata con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti per individuare ed eliminare dal mercato i prodotti in caso di rischi per la salute. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente l’intervento del portavoce della Commissione europea responsabile dell'Agricoltura, Michael Mann, che ha affermato di “non sottovalutare le preoccupazioni italiane sulla sicurezza alimentare dei pomodori provenienti dalla Cina ma “al tempo stesso ripone piena fiducia nel sistema di allerta rapida che scatta sulla base dei controlli alle frontiere permettendo di ritirare dal mercato o bloccare i prodotti importati se necessario”. Ci sono i margini nella normativa comunitaria per introdurre l’obbligo di indicare l’origine in etichetta per i prodotti alimentari qualora l’omissione di tale indicazione possa indurre in errore il consumatore circa l’origine o la provenienza di tale prodotto, come previsto della direttiva UE 2000/13. Una necessità - afferma la Coldiretti - dopo che sono triplicate le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina (+207%) con un trend che ne porterà in Italia oltre 150 milioni di chili a fine anno, un quantitativo che equivale a circa un quarto dell’intera produzione di pomodoro coltivata in Italia, sulla base dei dati Istat riferiti ai primi cinque mesi del 2007.