“Favorire nelle città l'apertura di mercati gestiti direttamente dagli imprenditori agricoli risponde alla crescente domanda dei consumatori di ridurre le intermediazioni, combattere la moltiplicazione dei prezzi, assicurarsi prodotti di qualità e di limitare l’inquinamento ambientale”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “c’è un segmento crescente di mercato che, su scala mondiale, vuole acquistare prodotti freschi, naturali, del territorio, che non devono percorrere grandi distanze con mezzi inquinanti e subire i lunghi tempi di trasporto prima di giungere sulle tavole”.
"In Italia, nonostante i buoni propositi contenuti nella finanziaria, resta di fatto ancora inapplicata - sottolinea la Coldiretti - la norma per favorire la diffusione dei cosiddetti 'Farmers Market' nelle città italiane, a causa dei ritardi accumulati nell'emanazione dei previsti provvedimenti applicativi da parte del ministero delle Politiche agricole, che avrebbero potuto rappresentare un freno all’aumento dei prezzi annunciato per l’autunno".
Non mancano tuttavia i consumatori che superano le difficoltà logistiche e vanno direttamente nelle aziende agricole ad acquistare. Sulla base dei dati dell'Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Coldiretti e Agri 2000 quasi sette italiani su dieci hanno fatto acquisti direttamente nelle imprese agricole, giudicandoli in maggioranza convenienti con un aumento a 2,4 miliardi di euro del valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità.