L’ampia forbice tra i prezzi alla produzione agricola e al consumo in Italia con i prezzi che aumentano in media di cinque volte dal campo alla tavola dimostra che c’è un sufficiente margine da recuperare per evitare ingiustificati rincari e garantire una adeguata remunerazione agli agricoltori senza aggravare i bilanci delle famiglie. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alle dichiarazioni del Governo sull’andamento dei prezzi, nel sottolineare che intende raccogliere le giuste sollecitazioni delle associazioni dei consumatori con iniziative di sostegno allo sciopero della spesa previsto per il 13 settembre. Un esempio - sottolinea la Coldiretti - è rappresentato dal latte fresco che senza subire trasformazioni sostanziali nel passaggio dalla stalla allo scaffale del supermercato aumenta di oltre 4 volte per raggiungere il valore di 1,4 euro al litro, tra i più elevati in Europa. L’obiettivo della partecipazione degli agricoltori è quello di garantire trasparenza nella formazione dei prezzi e nell’informazione sull’origine dei prodotti per combattere le speculazioni a danno delle imprese agricole e dei consumatori.