Alla drammatica perdita di vite umane si aggiungono danni economici e ambientali ben superiori al miliardo di euro all’anno spesi dallo Stato per fronteggiare l’emergenza. E’ quanto scaturisce dal bilancio provvisorio dei danni tracciato dalla Coldiretti per il 2007 che fa segnare in Europa il record negativo per vastità della superficie percorsa dal fuoco che dall’inizio dell’anno ad oggi ha già superato i 3.585 chilometri quadrati andati in fumo nell’intero anno 2006 e, secondo il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (Effis), si classifica come l’anno peggiore da quando si è cominciato a raccogliere i dati sugli incendi negli Stati membri (dal 1995 in Italia, Spagna, Francia e Grecia). Gli incendi - sostiene la Coldiretti - hanno provocato danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di aree di bosco. Per ogni ettaro di macchia mediterranea andato in fumo sono morti in media secondo la Lipu 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili e considerando che - stima la Coldiretti - dall’inizio dell’anno sono già andati in cenere circa 40mila ettari, la perdita della fauna ammonta a 16 milioni di animali. Ma sono migliaia le varietà vegetali danneggiate dagli incendi come i boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro, ma anche i funghi e le erbe aromatiche con il fuoco che ha colpito anche secondo il Corpo Forestale oltre 19mila ettari di aree protette ognuna delle quali ha proprie specificità. Nelle foreste andate a fuoco saranno impedite tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica.