Come da tradizione, Veneto Agricoltura ha organizzato, presso la Corte Benedettina di Legnario(PD), un incontro di presentazione sulle previsioni vendemmiali 2007 nel Nord Est. L'incontro ha visto la presenza delle rappresentanze degli imprenditori vitivinicoli, dell’associazionismo, dei consorzi e di studiosi del settore, tutti giunti in provincia di Padova per capire come andrà la prossima vendemmia.
E' toccato a Diego Tomasi del C.R.A. – Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (TV) a illustrare le “previsioni vendemmiali”, che sono frutto della collaborazione tra Veneto Agricoltura con Regione Veneto, Avepa, Regione Friuli-Venezia Giulia, Province di Trento e di Bolzano ed Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano.
L’elemento maggiormente caratterizzante di questa annata è l’eccezionalità delle temperature del trimestre marzo-maggio 2007, a cui la vite ha risposto anticipando il suo ciclo annuale di circa 15-17 giorni rispetto alla media. Assoluta novità per alcuni vitigni è stata la “scottatura” dei grappoli esposti al sole (la temperatura dell’acino al sole è di 10-12 °C superiore alla temperatura esterna).
In linea generale si prevede che la vendemmia inizierà intorno al 6-10 agosto nelle aree più calde e di pianura e verso il 20 agosto per le zone viticole più a nord (provincia di Bolzano) e per le quote maggiori. L’anticipo di maturazione si può stimare di circa 3-4 giorni rispetto alla vendemmia 2003, che già fu eccezionale. I quantitativi si dovrebbero attestare sui valori del 2006, ovvero circa 12.999 quintali, in quanto le maggiori produzioni stimate di alcune aree (Padova, Verona, Bolzano) potrebbero compensare le minori rese di altre (Treviso, Belluno, Vicenza).
Le differenze più rilevanti si prevedono a livello locale. La provincia che dovrebbe registrare il maggiore calo di produzione è quella di Belluno con un -10% a causa delle grandinate verificatesi in alcune zone nel periodo primaverile. In flessione anche la produzione nel vicentino (-5%), come pure nel trevigiano, dove sembra sarà più marcata per le uve bianche (-8/10%) rispetto alle uve rosse (-2/3%); in leggera flessione anche la produzione di Pordenone. Dati positivi si prevedono invece per le province di Padova (+15%), Verona (+5%), Bolzano (+10/15%). Infine si attende un risultato produttivo sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno nelle province di Venezia, Rovigo, Trento, Gorizia, Trieste e Udine.