Con il caldo record arrivano le cavallette contro le quali si sperimentano metodi di lotta biologici rispettosi della natura come la distribuzione nelle campagne delle faraone, volatili ghiotti dei fastidiosi insetti. E’ questo l’allarme lanciato da Coldiretti nel sottolineare che uno degli effetti di quello che è stato classificato come l’anno più caldo degli ultimi due secoli è lo sviluppo di vari tipi di insetti tra i quali le cavallette. Le condizioni climatiche favoriscono uno sviluppo anomalo di questo insetto che può creare gravissimi danni all'agricoltura. Essendo polifaghe, se numerose, le cavallette possono danneggiare non solo le piante spontanee, ma anche l’erba medica e i pascoli per l’alimentazione del bestiame, il mais e la vite e i prodotti dell’orto. La specie più pericolosa è la cavalletta “dalle ali rosa” (Calliptamus italicus), che si è moltiplicata a causa delle condizioni climatiche. In molte regioni, dall’Emilia Romagna al Piemonte, per contrastare il fenomeno sono stati avviati programmi che puntano a sconfiggere il problema senza danni all'ambiente. Per formare un gruppo efficace devono essere presenti non meno di 20 e non più di 100 faraone per azienda agricola, tenendo presente - sostiene Coldiretti – che 3 o 4 volatili sono sufficienti per un ettaro di terreno. La lotta alle cavallette con l’impiego delle faraone è una straordinaria e positiva esperienza di intervento biologico nel territorio dove l’utilizzo del pollame ha dimostrato risultati soddisfacenti.