Dopo l’approvazione, nel maggio scorso, del Programma della Rete rurale nazionale 2007-2013, l’Italia ha raggiunto un nuovo traguardo: il parere positivo del Comitato per lo sviluppo rurale di Bruxelles ai Piani di sviluppo regionale dell’Emilia-Romagna e di Bolzano. Ne dà notizia Confagricoltura, sottolineando l’importanza della politica di sviluppo rurale per il settore agricolo e delle aree rurali, che trova conferma nell'approvazione dei programmi di Germania, Irlanda, Irlanda del Nord, Polonia e Slovenia. Il Psr dell’Emilia-Romagna può contare, considerando sia i finanziamenti dell’Ue, sia quelli statali e regionali, su circa 934 milioni di euro; il Psr di Bolzano può beneficiare di circa 313 milioni di euro. Confagricoltura evidenzia però quanto la concertazione con Bruxelles sia lunga e incerta e non nasconde la delusione per la Lombardia, giunta prossima al traguardo, mancato per poco, ma soprattutto per il Veneto per il quale tutto sembrava pronto. Le preoccupazioni di Confagricoltura riguardano il quadro dell’andamento dei Psr. “C'è il rischio - dice Confagricoltura - che alcuni importanti programmi non riescano ad essere approvati nel 2007. Con la conseguenza che lo slittamento al 2008 si ripercuoterebbe sul livello delle risorse, con la perdita della quota Feasr destinata al primo anno, in relazione alle disposizioni che regolano vincoli e condizioni del bilancio comunitario".