“Sancire che il termine "Parmesan" non è affatto generico, ma costituisce una evocazione della denominazione "Parmigiano-Reggiano" e stabilire che gli Stati dell’Unione europea debbano procedere d’ufficio per perseguire chi immette sul mercato prodotti che evocano i marchi Dop”. Lo chiede Confagricoltura, in merito all’attesa sentenza della Corte di Giustizia europea, che dovrà decidere se condannare la Germania per non aver proceduto a sanzionare d’ufficio i produttori di “Parmesan”, come chiesto dalla Commissione europea. L’auspicio è che la Suprema Corte tenga in considerazione le conclusioni dell’Avvocato generale, lo slovacco Jan Mazàk, solamente nella parte in cui si sancisce che non è possibile immettere sul mercato alimenti che evocano prodotti a denominazione di origine protetta. “La sentenza della Corte europea - conclude Confagricoltura - dovrà ripristinare una condizione di affidabilità nell’uso delle denominazioni d’origine, anche per prevenire fenomeni analoghi su altri prodotti”.