“Una misura che già rientrava nel pacchetto delle nostre proposte di semplificazione della Pac e che aumenta le scelte possibili per le imprese”. Così il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni ha commentato la proposta della Commissione europea di sospendere per i raccolti del 2008 il regime di messa a riposo obbligatoria dei seminativi, in risposta alle preoccupazioni di numerosi Stati riguardo alle conseguenze della minore disponibilità di cereali alimentare. “Il rientro in produzione di 3,8 milioni di ettari a seminativo a livello comunitario, di cui, secondo nostre stime, circa 190 mila in Italia - afferma Confagricoltura - potrà avere effetti più o meno positivi per il mercato, a seconda di come verranno gestite le superfici". Si tratterà di capire su quali colture si orienteranno gli agricoltori per le prossime semine autunnali e per quelle primaverili del 2008. Vecchioni conclude: “I nostri agricoltori hanno interesse a impiegare al massimo le terre coltivabili, purchè ne traggano un reddito adeguato. Siamo favorevoli a scommettere su alcune colture a seminativo, come le oleaginose, anche come fonte di energia, nella logica della diversificazione delle opportunità economiche. Al tempo stesso intendiamo rassicurare i consumatori e l’industria di trasformazione sul nostro fermo impegno a mantenere elevato il contributo qualitativo e quantitativo delle imprese agricole italiane nel campo alimentare”.