40 alte personalità, i vertici scientifici e della ricerca alimentare – dell’industria (Barilla, Ferrero, Illy, Granarolo,Peroni, Cargill Italia, Inalca, etc.), dell’Università (Università di Bologna, Milano, Roma, Perugia, Parma, Napoli), degli enti governativi (Enea, Inran, Stazioni sperimentale di Parma, Istituto superiore di sanità, Istituti zooprofilattici, Cra, Cnr), dei ministeri competenti (Salute, Sviluppo economico, Università e Ricerca, Politiche agricole, Commercio internazionale) e delle Regioni e Agenzie di trasferimento (Apre, Tecnoalimenti, Progetto Europa) nonché della agricoltura e della cooperazione – hanno approvato l’agenda strategica di ricerca dal 2008 al 2020. Le priorità di medio-lungo termine per il Paese nella sua principale filiera, quella agroalimentare: i nuovi consumi, la salute, la qualità, la produzione sostenibile, la sicurezza alimentare, la gestione efficiente della catena, l’educazione e il trasferimento tecnologico.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Federalimentare