Come la laguna di Venezia, i trulli di Alberobello, il Machu Picchu, Notre Dame, la Statua della Libertà o la grande barriera corallina, anche la dieta mediterranea sta per entrare nella lista del patrimonio dell’umanità all’Unesco, per il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente. Lo rende noto la Coldiretti nel riferire con soddisfazione dell’iniziativa del Governo spagnolo ufficializzata alla Commissione europea che ha appoggiato la proposta. L’iniziativa del Governo Zapatero - sottolinea Coldiretti - ha un valore straordinario per l’Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura e pasta e il posto d’onore nella Ue per vino e olio di oliva, dietro rispettivamente alla Francia e alla Spagna. La dieta mediterranea è infatti basata sul consumo di alimenti ricchi di fibre (cereali, legumi, frutta e verdura), di olio d'oliva e di pesce ed è unanimemente riconosciuta come dieta sana e nutriente, utile per contrastare l'invecchiamento cellulare e le malattie cardiovascolari.