Gli Stati Uniti si apprestano a introdurre l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti dopo il ripetersi degli allarmi per la salute provocati per ultimo dalle importazioni di cibi adulterati dalla Cina. Ne dà notizia Coldiretti nel riferire della richiesta inoltrata dalla Camera dei Rappresentanti all’Usda, l’organismo responsabile della sicurezza alimentare negli Usa. L’obbligo di etichettatura si applicherà alla carne di pecora, maiale, bovina, alle arachidi, frutta e verdura ed entrerà in vigore entro un anno. La necessità di favorire le scelte consapevoli dei consumatori e i controlli con la rintracciabilità dell’origine delle produzioni riguarda però - continua la Coldiretti - anche l’Italia e l’Europa. In Europa quasi la metà delle notifiche di rischio per la sicurezza alimentare comunicate dagli Stati dell'Ue sono relative a prodotti importati da Paesi extracomunitari e respinti alle frontiere dell'Unione perché ritenuti dannosi per la salute, sulla base del rapporto annuale sul sistema di allerta rapida per le derrate alimentari e per gli alimenti per gli animali (RASFF) reso noto dalla Commissione. Secondo il rapporto della Commissione tra i casi di rischio eclatanti che si sono verificati nell'Ue nel 2006 si segnalano la diossina che ha riguardato i maiali in Belgio, il benzene nelle bevande gassate in Inghilterra, il riso geneticamente modificato illegale importato dagli Stati Uniti.