“E’ difficile dare un giudizio sul nuovo Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) quando sono ancora praticamente tutte inattuate le misure della finanziaria previste per il settore agricolo”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alla discussione sul Dpef svoltasi ieri pomeriggio a Palazzo Chigi nel corso del "Tavolo agro-alimentare" tra governo e rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacati del settore. “Sul ministro Paolo De Castro - ha dichiarato Marini - gravano le pesanti responsabilità dei ritardi che stanno facendo perdere opportunità alle imprese agricole e ai cittadini. Nei cassetti sono ancora fermi - ha precisato il presidente della Coldiretti - dal decreto per le nuove società agricole a quello per la gestione assicurativa delle calamità atmosferiche e per le crisi di mercato, dalla vendita diretta degli agricoltori alle intese di filiera fino al mancato sviluppo delle energie pulite dalla campagna necessarie per contrastare i cambiamenti climatici, diversificare le fonti di approvvigionamento e alleggerire il peso delle bollette su tutti i cittadini".