Il caldo record ha favorito lo svilupparsi di incendi che hanno già devastato un migliaio di ettari di coltivazioni tra grano, orzo, avena, fieno e paglia in balle, mentre sono minacciati dal fuoco i vigneti resi secchi dallo svilupparsi del fungo della peronospora, soprattutto nel trapanese, nel palermitano e nell’agrigentino. E’ la Coldiretti a tracciare un primo  bilancio dell’ondata di calore nel Mezzogiorno, che ha colpito con particolare intensità le Regioni Sicilia e Calabria, dove è stata chiesta la dichiarazione di stato di calamità. "In Sicilia - sottolinea la Coldiretti - si sta verificando anche la perdita di raccolti a causa della caduta di piccoli agrumi e olive dovuta al grande caldo soprattutto nel catanese, mentre nel ragusano e nel siracusano gli agricoltori sono costretti a un superlavoro di raccolta perché frutta e verdura per le elevate temperature rischiano di “bruciare” nei campi".