Tre italiani su quattro (74 per cento) sostengono che i prodotti contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) non fanno bene alla salute . E' quanto si apprende da un'indagine Coldiretti-Ispo sulle abitudini alimentari. Lo rende noto la Coldiretti a seguito dell’annuncio fatto da un gruppo di ricercatori israeliani che hanno messo a punto dei pomodori geneticamente modificati alla rosa o al limone.
"Tutte le indagini effettuate a livello nazionale e comunitario sono concordi - sottolinea la Coldiretti - nel rilevare un elevato grado di sfiducia dei consumatori nei confronti dei cibi geneticamente modificati soprattutto in Italia, che detiene invece la leadership europea nella qualità e tipicità alimentare. La presenza di contaminazioni da Ogm nei pomodori - continua la Coldiretti - danneggerebbe l'immagine complessiva del made in Italy alimentare e causerebbe danni economici di notevole entità.  Sulla base dei risultati della ricerca Inran sull'impatto degli Ogm sui consumatori esteri di alimenti made in Italy, oltre la metà degli stranieri (55 per cento) eviterebbe gli alimenti interessati e addirittura il 15 per cento rifiuterebbe tutti i cibi nazionali".
In tal senso è positivo il parere negativo del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ai protocolli di sperimentazione biotech nei campi italiani che riguardano interventi di ingegneria genetica su ulivi, vite, pomodoro, melanzana, fragola, ciliegio, agrumi, kiwi e mais. "Si tratta di un importante successo della mobilitazione della coalizione liberi da Ogm che aveva chiesto - puntualizza la Coldiretti - l'immediata sospensione di tutte le procedure per l'avvio della sperimentazione all'aperto prevista dai protocolli tecnici per il rilascio nell'ambiente di Ogm , inviati il giorno 8 maggio 2007 dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali al ministero dell'Ambiente".