Aumenta dell’8 per cento l’importazione di olio di oliva da imbottigliare in Italia e spacciato come made in Italy. La colpa, da quanto si legge in un comunicato della Coldiretti, sarebbe imputabile ai ritardi accumulati nell’indicare, obbligatoriamente, in etichetta la provenienza delle olive, come previsto nel decreto recentemente annunciato dal ministro per le Politiche agricole. Sulla base dei dati Ismea relativi al primo bimestre del 2007 la Coldiretti evidenzia che sono triplicati gli arrivi dalla Spagna, mentre si conferma la crescita della Tunisia tra i Paesi extracomunitari.
"Oltre Ia metà dell'olio “italiano” venduto nei supermercati nazionali - ha puntualizzato la Coldiretti - è spremuto da olive di cui non si conosce la provenienza, ma che, grazie al provvedimento annunciato, dovrà essere indicata in etichetta per fare finalmente chiarezza e consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli".