Pressing italiano in Europa a una settimana esatta dal varo della riforma europea di mercato per l’ortofrutta e a meno di un mese dalla proposta della Commissione per il vino, due settori che da soli rappresentano un terzo del valore dell' agricoltura italiana. E’ questo in sintesi il significato del Forum Internazionale promosso da Coldiretti a Bruxelles con lo Studio Ambrosetti dal titolo “Dal Territorio salute per la nuova Europa”, alla presenza dei più importanti rappresentanti delle Istituzioni comunitarie, ma anche economisti di fama internazionale come Jean-Paul Fitoussi, oltre al ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro. Dare autorevolezza all'agricoltura italiana nelle trattative comunitarie ed internazionali per affermare l'agroalimentare italiano sui mercati è uno dei principali obiettivi del presidente della Coldiretti Sergio Marini dal momento della sua elezione e nel corso del Forum ha voluto ricordare come la Coldiretti si batte per “affermare una politica economica europea che riconosca gli elementi di distintività quale l’origine dei prodotti, la riconoscibilità dei territori come elementi di un approccio forte per un mercato aperto, dove al centro ci sia un consumatore consapevole e informato”. “Per la riforma dell’ortofrutta, che sarà all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri dell’11 giugno, deve essere valorizzata la centralità dell’impresa che va lasciata libera di produrre per il mercato al di fuori di anacronistici vincoli amministrativi”, ha affermato Marini nel sottolineare che sull’applicazione della riforma “occorrerà vigilare attentamente suoi due versanti di attuazione, nazionale e comunitario, per garantire la coerenza con le riforme già realizzate”.