Negli Usa si beve circa la metà dei vini rossi Doc/Docg della Toscana destinati all’estero, con il Chianti e il Brunello di Montalcino in pole position. E’ quanto riferisce la Coldiretti sulla base dell’indagine Nomisma sul posizionamento dei Vqprd (Doc/Docg) italiani nei principali mercati mondiali, dove complessivamente si è verificata una crescita record per il vino Made in Italy. Si è infatti verificato un aumento delle esportazioni di circa il 20 per cento dovuta, secondo i dati Istat, a una crescita sia sui mercati dell'Unione europea (24 per cento) sia su quello statunitense (+16 per cento) nel primo bimestre del 2006.
"Il 45 per cento dei pregiati vini rossi toscani - precisa la Coldiretti - finisce negli Stati Uniti mentre la Germania assorbe il 40 per cento delle spedizioni estere dei vini bianchi Doc/Docg del Veneto, come il Prosecco. Negli Stati Uniti - continua la Coldiretti - è diretto anche ben oltre un terzo (36 per cento) dell’export complessivo di rossi piemontesi Barolo, Barbaresco, Barbera e Grignolino che tuttavia per il 14 per cento vengono consumati anche in Germania. La destinazione principale dei rossi Veneti come l’Amarone o il Valpolicella è invece il Canada (21 per cento) seguito a ruota dalla Germania (20 per cento) mentre i bianchi del Trentino e del Friuli come il Traminer e il Collio sono invece destinati soprattutto negli Usa (41 per cento) e in Germania (32 per cento)".