A rischio di contaminazione i piatti base della dieta mediterranea: vino, olio e pomodoro, con gravi perdite per l’economia nazionale stimabili per il solo export in 5,4 miliardi di Euro. E’ quanto ha affermato Coldiretti, alla presentazione della Giornata nazionale Mangiasano promossa dall’associazione ambientalista Verdi ambiente e società (Vas), nel chiedere l’immediata sospensione di tutte le procedure per l’avvio della sperimentazione all’aperto prevista dai protocolli tecnici per il rilascio nell’ambiente di Ogm, inviati dal ministero delle Politiche agricole al ministero dell’Ambiente, e che riguardano interventi di ingegneria genetica sui ulivi, vite, pomodoro, melanzana, fragola, ciliegio, agrumi, kiwi e il mais. La presenza di contaminazioni da Ogm in vino, olio e conserva di pomodoro - sostiene la Coldiretti - causerebbe danni economici irrimediabili con oltre la metà degli stranieri (55%) che eviterebbe gli alimenti interessati e con il 15% che rifiuterebbe tutti i cibi nazionali causando un danno stimato pari a 5,4 miliardi di euro per il solo calo delle esportazioni, secondo una stima della Coldirett. Nel 2006 - conclude la Coldiretti - la crescita record in valore delle esportazioni del 6,5 per cento nel vino del 10 per cento nell’olio di oliva e del 3,6 per cento pomodori conservati è stata ottenuta grazie alle garanzie di qualità e di legame con il territorio che gli organismi geneticamente modificati (Ogm) rischiano di compromettere.