Decine di migliaia di alveari spariti in pianura padana. E’ Coldiretti a tracciare il quadro di un'ecatombe mondiale per le api segnalata in Italia e in 27 Stati degli Usa, Brasile, Canada, Australia e in molti Paesi Europei. Una situazione che mette in discussione l’equilibrio naturale globale con rischi anche per la salute e l’alimentazione che dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di insetti, al quale le api concorrono per l’80%. Prodotti come mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza - spiega la Coldiretti - dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti. Ma le api sono utili anche per la produzione di carne con l’azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture foraggere da seme. Se non sarà interrotto il trend le conseguenze ambientali sarebbero disastrose. L’allarme lanciato in molte regioni dimostra che la strage, definita dagli scienziati statunitensi “Colony Collapse Disorder” (CCD), ha effetti gravi anche in Italia dove a rischio è una popolazione di circa 50 miliardi di api in oltre 1 milione di alveari che offrono un valore del servizio di impollinazione alle piante agricole pari a 2,5 miliardi di Euro l'anno. Coldiretti ha individuato interventi prioritari per rimuovere le cause della strage. Di questo si parlerà alla conferenza stampa di presentazione della giornata nazionale “Mangiasano” promossa da Verdi Ambiente e Società domani, martedì 22 maggio alle ore 11.00 a Roma, nella sala stampa del Senato, presso Palazzo Madama.