L’assunzione delle cosiddette vitamine/complessi antiossidanti e segnatamente A, C ed E, con selenio sembra non porti vantaggi addizionali rispetto a una dieta normale, nell’allungare la vita di chi li assume. E’ quanto afferma Coldiretti sulla base dei risultati della ricerca pubblicata dal Journal of the American Medical Association n. 297 del 2007 che è stata portata avanti dal Cochrane Hepato-Biliary Group del Copenhagen University Hospital in Danimarca che prevedeva l’analisi di 67 studi che hanno coinvolto 232.606 persone. Il motivo di fondo sarebbe che più della singola vitamina è l’interazione “nutriente-nutriente” nel cibo naturale a garantire un supplemento antiossidante e protettivo rispetto all’insorgere dell’invecchiamento. Molto meglio quindi affidarsi a frutta, verdura e cibi riconosciuti come sani, a partire dall’olio di oliva e dal vino, che sempre più studi certificano come fonte della lunga vita. Secondo gli ultimi dati Nielsen, il mercato delle pillole-integratori alimentari - conclude la Coldiretti - fattura in Italia ben 1 miliardo e 890mila euro l'anno, per un totale di oltre 85 milioni di confezioni vendute e con un incremento annuo superiore al 10%.