La raccolta differenziata in ogni famiglia di poco più di un chilo di avanzi della tavola prodotti al giorno farebbe ridurre i rifiuti urbani di un terzo e renderebbe disponibili sostanze organiche da restituire al suolo per migliorare la fertilità dei terreni agricoli e la crescita delle piante ed evitare i problemi ambientali determinati dall'abbandono in discarica". E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento all’emergenza rifiuti a Napoli e in Campania nel sottolineare che la raccolta differenziata dei rifiuti nelle regioni del Sud è una priorità per la sostenibilità ambientale della crescita. In Italia la produzione di rifiuti urbani è pari a 31,1 milioni di tonnellate per una media di 533 kg per abitante, mentre le sostanze biodegradabili trattate negli impianti di compostaggio sono state appena 2,67 milioni di tonnellate pari a 37,9 kg a persona. Un dato che seppure in crescita del 40,5 % rispetto al 2000, dimostra ci sia ancora da fare per diffondere la cultura della raccolta differenziata dei rifiuti. La produzione annuale di compost in Italia è di circa 900.000 tonn annue da destinare sul mercato dei fertilizzanti. La produzione e l’utilizzo di compost in agricoltura derivante da rifiuti organici sono importanti per sopperire alla carenza di sostanza organica (il 50% dei terreni italiani è ormai classificabile come povero di sostanza organica) per conservare la fertilità dei terreni agrari e preservare gli equilibri ambientali. Le condizioni per la diffusione del compost in agricoltura - conclude la Coldiretti - sono l'introduzione del sistema di rintracciabilità, l'indicazione in etichetta delle matrici utilizzate, maggiori informazioni agronomiche in etichetta, l'introduzione di un marchio legato al sistema produttivo e la diffusione del sistema di certificazione di prodotto.