Per evitare di compromettere il successo del made in Italy sulle tavole di tutto il mondo e di produrre danni all'ambiente e alla salute è necessario essere fermi nel rispetto del principio di precauzione nei confronti di tutti gli Organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’impegno di Assobiotec (l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica) deve portare alla rinuncia di tutti gli Ogm nell’agricoltura italiana, dove rappresentano una minaccia alla tutela della qualità, della tradizione e del legame con il territorio. Secondo un sondaggio Eurobarometro il 62% dei cittadini europei e il 77% di quelli italiani sono preoccupati della presenza di Ogm. La crescente opposizione al biotech nel piatto non è il frutto di una scelta ideologica - sostiene la Coldiretti - ma economica a tutela dell'impresa per un'agricoltura che guarda al mercato e risponde alle domande dei cittadini, che chiedono di consumare alimenti di qualità, con un forte legame territoriale. Il vero obiettivo deve essere quello di valorizzare le produzioni “made in Italy” e di difenderle dalla omologazione e dalla delocalizzazione territoriale.