Per la prima volta la Federazione Russa ha chiesto all’Italia che i prodotti vegetali destinati all’alimentazione ed esportati in Russia siano accompagnati da documenti con informazioni sulla eventuale presenza di componenti ottenuti dall’uso di Organismi geneticamente modificati (Ogm). Lo rende noto Coldiretti, sulla base di una nota del ministero della Salute, nel sottolineare l’importanza della scelta di tolleranza zero nei confronti delle contaminazioni Ogm fatta dall’agricoltura italiana, per non compromettere la qualità, l’immagine e le esportazioni del made in Italy alimentare. L'opposizione agli Ogm è cresciuta dopo la scoperta di partite di riso geneticamente modificate esportate illegalmente in tutto il mondo dagli Stati Uniti. Uno scandalo gravissimo che - sottolinea la Coldiretti - ha portato gli stessi agricoltori statunitensi a citare in giudizio la società produttrice delle sementi contaminate e al blocco delle importazioni di riso americano da parte del Giappone mentre in Europa sono state introdotte severe procedure di controllo per l'isolamento e il ritiro del riso contaminato. Secondo un recente sondaggio Eurobarometro - conclude la Coldiretti - il 62% dei cittadini europei e il 77% di quelli italiani sono preoccupati della presenza di organismi geneticamente modificati (Ogm) negli alimenti.