Difendere l’etichetta per conoscere l’origine dei prodotti che mangiamo è l’obiettivo dell’appello lanciato da Slow Food e Coldiretti ai parlamentari italiani con una raccolta firme a sostegno dell’applicazione della Legge 204 del 3 agosto 2004, che obbliga ad indicare la provenienza dei prodotti agricoli contenuti in tutti gli alimenti. L’iniziativa è stata presentata dai presidenti di Coldiretti e Slow Food Italia, Sergio Marini e Roberto Burdese nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte l’ex ministro delle Politiche agricole  Alemanno e Dario Franceschini, presidente del gruppo dell’Ulivo alla Camera, che segna ufficialmente l’apertura di una campagna di raccolta firme che le due organizzazioni condurranno all’interno dei loro corpi associativi e non solo e che mira all’ambizioso obiettivo dei 3 milioni di firme. La legge 204/04 ha stabilito una regola in materia di etichettatura dei prodotti agro-alimentari, con l’obbligo di indicare l’origine geografica. Questa legge rischia di venire drasticamente ridimensionata per la pretesa necessità di allinearsi alle disposizioni dell’Unione europea, che ritiene che riportare in etichetta l’origine degli alimenti sia di ostacolo al libero mercato e alla concorrenza. La campagna parte dall’Italia e si rivolge in primo luogo al Parlamento italiano, ma si propone di raggiungere quello europeo.