L’agricoltura che ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dell’Unione Europea garantendo l’autosufficienza alimentare dopo la penuria di cibo del dopoguerra è ora chiamata a svolgere ulteriori insostituibili funzioni nell’assicurare ai cittadini la sicurezza alimentare e ambientale, salvaguardando l’integrità di tre quarti del territorio dove operano le imprese agricole e offrendo il proprio contributo con la produzione nei campi di energie rinnovabili per ridurre la dipendenza dal petrolio. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione della celebrazione dei 50 anni dei Trattati di Roma che hanno visto l’agricoltura protagonista con una politica comune che rimane la più integrata dell’Unione europea. "La politica agricola comune (PAC) ha avuto con le riforme una forte evoluzione per rispondere alle nuove domande dei cittadini consumatori, ma molto resta da fare - ha precisato Marini - per recuperare risorse alla qualità e agli investimenti e per combattere le situazioni di rendita e l'assistenzialismo. Occorre - ha concluso il presidente della Coldiretti - proseguire con coerenza la riforma della politica agricola attraverso il riequilibrio e la qualificazione della spesa recuperando risorse per lo sviluppo dell'impresa con il disaccoppiamento totale e premiando i comportamenti virtuosi delle imprese".