Sono dimezzate le importazioni di pomodoro concentrato dalla Cina destinato ad essere mischiato con quello italiano e “spacciato” come Made in Italy sul mercato internazionale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul commercio estero sulla base dei dati Istat relativi al 2006 che confermano una inversione di tendenza, dopo l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del pomodoro impiegato nella passata fortemente sostenuto dalla Coldiretti e scattato il 15 giugno dello scorso anno. "Dopo anni ininterrotti di forte crescita, le importazioni di pomodori conservati dalla Cina - ha sottolineato la Coldiretti - sono drasticamente crollate dai 98 milioni di chili del 2005 ai 58,5 milioni del 2006, con un calo percentuale del 40 per cento. Con la nuova normativa infatti - ha continuato la Coldiretti - si sono strette le maglie della legislazione a tutela del mercato nei confronti di truffe, contraffazioni, ma anche da problemi per la salute perché si tratta di un prodotto trasportato per migliaia di chilometri da un Paese come la Cina con regole sanitarie profondamente diverse da quelle nazionali".