Il maltempo preoccupa i produttori di frutta e ortaggi. Lo sottolinea Confagricoltura. Le perdite di reddito registrate a causa del caldo anomalo rischiano di sommarsi, ora, a quelle dovute al maltempo improvviso. Le gelate rischiano di colpire le colture, soprattutto quelle frutticole, in un momento delicato. In questo periodo, grazie al caldo registrato durante l’inverno, molti frutti come pesche, nettarine e pere hanno anticipato la fioritura entrando nel momento critico della fase vegetativa. Se le temperature dovessero scendere al di sotto dello zero, il rischio è quello di perdere la maggior parte del raccolto. Attualmente in campo ed in fase vegetativa avanzata vi sono più di 100.000 ettari di ortaggi ed oltre 300.000 ettari di frutta il cui valore complessivo è circa 6,5 miliardi di euro (pari al 60% del valore della produzione ortofrutticola totale).
In Italia si producono oltre 24 milioni di tonnellate di frutta e verdura per un valore di oltre 11 miliardi di euro. Questa la mappatura delle colture più a rischio: al Sud potranno essere interessati circa 90.000 ettari di ortaggi di pieno campo per una produzione stimabile di oltre 30 milioni di quintali ed un valore di 1,2 miliardi di euro.
A rischio circa 220.000 ettari di frutta tra agrumi, pesche e pere per una produzione complessiva di 70 milioni di quintali e un valore in campo di 3 miliardi di euro. Al Nord si teme per le produzioni orticole in pieno campo di circa 30.000 ettari, per una produzione di 10 milioni di quintali ed un valore di circa 0,8 miliardi di euro.  La frutta a rischio è valutabile in 95.000 ettari tra pere, albicocche, pesche e nettarine per una produzione potenziale di circa 25 milioni di quintali di frutta per un valore in campo di 1,3 miliardi di euro.