“Da molti anni non esiste più una ‘fortezza Europa’ agricola”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, intervenendo alla tavola rotonda per il decennale di Agrisole. Vecchioni ha ricordato che dalla fine degli anni ’80 ha avuto inizio la trasformazione della Pac che ha portato alla ‘rivoluzione verde’, con ridimensionamento degli strumenti utilizzati e delle risorse impiegate. Vecchioni ha evidenziato le due principali difficoltà dell’attuale Pac: burocrazia e mancato utilizzo delle risorse finanziarie. Bruxelles ha lanciato una campagna per la semplificazione sostenuta da Confagricoltura, che però deve essere guidata verso obiettivi concreti e senza rimettere in discussione obiettivi principi e competenze di gestione. Un altro elemento di difficoltà è il mancato utilizzo delle risorse comunitarie che rappresenta un’ulteriore riduzione dei sostegni, fenomeno stimato in circa 150 mln di euro per il 2005, e pari a circa il 6% del massimale finanziario disponibile ma che nel 2006, con l’ingresso del disaccoppiamento per nuovi comparti produttivi, potrebbe arrivare a 250 mln. “Occorre intervenire con una maggiore flessibilità nei trasferimenti dei titoli disaccoppiati e modificando la norma che vieta i trasferimenti dei titoli senza terra agli agricoltori che non li hanno utilizzati per almeno l’80% in un anno. Ma anche con la semplificazione, utile per una maggiore snellezza delle procedure e rapidità nelle istruttorie”.