Con due mesi di anticipo sono già pronte da raccogliere le fave che da tradizione accompagnano con il pecorino fresco le gite fuori porta del primo maggio. E’ quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che per effetto del cambiamento del clima con il caldo fuori stagione a livelli record si è verificata in pieno inverno per la prima volta nella storia delle campagne romane la maturazione nei campi di fave e piselli che arrivano normalmente solo in primavera. Se il clima favorisce la stagione delle scampagnate a base di primizie, il caldo record e la mancanza di pioggia - sottolinea la Coldiretti - hanno mandato in tilt la natura con ortaggi e frutti che sono maturati con mesi di anticipo e il rischio concreto che si ripeta nelle campagne il disastro del 2006 quando tra caldo, siccità e maltempo, l'agricoltura ha subito danni per un miliardo di euro. Se i prezzi per i consumatori sui banchi di vendita non hanno subito variazioni di rilievo, particolarmente gravi - sostiene la Coldiretti - sono le perdite economiche per gli agricoltori con il crollo dei listini a pochi centesimi ed elevate quantità di prodotto invenduto, come accade per il 70 per cento della produzione di carciofi nel brindisino.