La produzione 2006 ha mantenuto un trend vicino a quello dell’anno precedente. La crescita dell’indice grezzo si ferma al +0,4%. Tuttavia, corretto a parità di giornate lavorative (+0,8%) e depurato dall’effetto distorsivo della caduta della produzione saccarifera 2006 (-60,6%) imposta dalla nuovxa Ocm, il trend dovrebbe attestarsi sul +1,5 %, dopo il +1,7% dell’anno precedente. Il fatturato ha raggiunto i 110 mld di euro, con un +2,9% sull’anno precedente, per la lievitazione dei prezzi alimentari.
Le novità più significative offerte dai consuntivi 2006 riguardano export, prezzi e consumi interni.
L’export ha incrementato il trend: dopo il +2,7% del 2005, dovrebbe raggiungere quota di 16,8 mld di euro, con un tasso di crescita a due cifre (+10,8%), l’aumento più alto registrato nell’ultimo decennio, innescato dalla ripresa dei mercati internazionali e da una crescita parallela del +3% del valore unitario dei prodotti esportati. Stagnanti i consumi, ma con fenomeni significativi. La variazione media 2006 degli acquisti alimentari domestici, secondo stime Ismea-Ac Nielsen, indicano una diminuzione in volume (-0,9%) e uno aumento in valore (+0,9%). Il segno “meno” in volume è dovuto alla scarsa capacità di acquisto delle famiglie, il segno “più” in valore al recupero dei prezzi al consumo. In aumento (+3,1%) i prezzi alla produzione tra dicembre 2006/2005.