Con queste parole Fabrizio Marzano presidente Unaproa, Unione nazionale tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli agrumari e di frutta in guscio, ha concluso il suo intervento al termine della XXI Assemblea Unaproa, alla presenza dei due vice presidenti Marco Crotti e Maurizio Guerzoni e dei rappresentanti delle 145 Organizzazioni di produttori associate a Unaproa.
La mattinata di lavori è stata aperta da una relazione di Cristina Lobillo Borrero, funzionario della Commissione europea, Direzione generale Agricoltura, che ha presentato il testo della riforma Ocm, soffermandosi su alcuni aspetti quali alla centralità delle Op, il problema della dispersione dell’offerta, la gestione delle crisi e il disaccoppiamento.
“La riforma dell’Ocm – ha dichiarato Marzano – non può a nostro avviso non ‘premiare’ il fattore vincente dell’aggregazione. Nel nostro paese le organizzazioni dei produttori hanno confermato in questi anni di essere il vero fattore trainante del settore, raggiungendo quote di cofinanziamento del 4,1%, rispetto a una media europea che si attesta al 2,9%.
E’ impossibile che ora la riforma ci chieda di rimanere fermi ad aspettare chi ancora non si è aggregato”.
Unaproa è il più grande sistema aggregato d’Europa, con 145 organizzazioni di produttori associate che operano su tutto il territorio nazionale e che ogni anno sviluppano programmi al servizio di produttori e consumatori per un valore di oltre 200 milioni di euro.
La superficie agricola investita a ortofrutta è di 205.000 ettari; 7 milioni di tonnellate la produzione commercializzata (il 70% del valore della produzione commercializzata da tutte le OP italiane).
Il valore della produzione di frutta e verdura immessa sul mercato italiano è pari a 2.500 milioni di euro, che equivalgono al 25% della PLV agricola nazionale.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Unaproa